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Processo ad un povero cristo

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Venerdì, 22 Marzo 2019  9:00

 

 
PROCESSO AD UN POVERO CRISTO
La vicenda di Don Grignaschi e dei Magnetisà di Viarigi


Un momento dello spettacoloLettura scenica
con Sebastiano Amadio e Lucia Giordano del Faber Teater
e Massimo Barbero, Giulia Marchiaro, Marco Pisanò, Stefano Stival
e attori dei laboratori teatrali del Teatro degli Acerbi Antonio Arese, Lucia Freschi, Lino Freschi, Mario Cielo, Francesca Mezzano e Ivana Viglione
testo e regia di Patrizia Camatel
Archivio Teatralità Popolare

 

Venerdì 22 marzo, alle ore 21, presso il Refettorio del Seminario Vescovile di Asti (ingresso Piazza Seminario 1), si terrà lo spettacolo Processo ad un povero cristo. La vicenda di Don Grignaschi e dei Magnetisà di Viarigi, nell'ambito della quinta edizione della rassegna Le Sfide della Fede 2019 promossa da Progetto Culturale della Diocesi di Asti e Istituto Oblati Di San Giuseppe di Asti sotto la direzione del Teatro Degli Acerbi.

 

1849. La vita degli abitanti di Viarigi viene sconvolta dall’arrivo di Francesco Antonio Grignaschi, sacerdote della Val d’Ossola in odore di eresia, allontanato dalla diocesi di Novara e giunto nell’astigiano grazie al parroco della borgata Franchini, conquistato dalla predicazione di questo controverso personaggio. Don Grignaschi, carismatico, di bell’aspetto, capace di commuovere i cuori e trascinare a sé larga parte della popolazione, si proclamava il Messia ritornato in terra per drizzare le storture della Chiesa e della società.

Non stupisce molto la presa che poté fare la sua spregiudicata predicazione, se si pensa al momento storico turbolento che l’Italia e il Piemonte stavano vivendo: il Risorgimento, la guerra contro l’Austria, i moti rivoluzionari avevano aggravato le condizioni di vita delle classi sociali più basse, alla mercé di carestie e dazi. Un Messia che prometteva la venuta della giustizia divina in terra era quanto di più sospirato.

Ben presto le autorità ecclesiastiche e civili intervengono contro il nascente movimento religioso dei “Magnetisà” (i seguaci erano così definiti perché si riteneva che Grignaschi li tenesse avvinti a sé con un fluido magnetizzante contenuto in un anello), e il nuovo Cristo viene arrestato insieme ai più stretti accoliti (tra cui diversi sacerdoti e la misteriosa Madonna Rossa), indi scomunicato, processato e condannato a dieci anni di carcere e all’abiura.

Proprio intorno alle vicende processuali, rimaste famose nella cronaca dell’epoca, si snoda la lettura scenica, che viene presentata come il racconto comunitario di un evento fuori della norma; si crea un’atmosfera affascinante intorno a veggenti, miracoli e conversioni, reliquie e riti segreti.

Una storia che attraversa la strada alla Storia, quella del nascente stato italiano, quella di Don Bosco, di Pio IX, dei Savoia, di Angelo Brofferio e di Antonio Rosmini.

Un “oratorio sacro e profano”, filtrato ora dal dibattimento legale, cui prese parte anche l’avvocato Brofferio, ora dalle parole degli umili, desiderosi di riscatto in questo mondo come nell’Altro.

 

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Luogo : Refettorio del Seminario Vescovile, piazza Seminario 1, Asti
Contatto : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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